LU BOTTU SCARICA
II gioco è prettamente maschile e si svolge all'aperto. Si formano due squadre di ugual numero e i due capi squadra eseguono la conta («tiranu a tuec. gioco che durava il tempo del ritornello (vedi filmato) che recitava così: “ 4 e 4 ottu, scarica lu bottu, l'aceddu cu li pinni, Scarrica e vattinnni”! di recitare a squarciagola una filastrocca -Quattru e quattr'ottu e scarica lu bottu, acieddu cu li pinni scarica e vattinni- per poi effettuare la conta fino a dieci. velocemente: “Quattru-e-quattru-ottu-scarica-lu-bottu-aceddru-cu-li-pinni-scàrica-e-vattìnni-aschi-aschi-aschi” A questo punto il gioco è finito. recitari 'sta filastrocca sintennu già 'a vittoria 'ntà sacchetta: "Quattru e quattru ottu, scarica lu bottu; l'aceddu cu li pinni scarica e vattinni; unu.
Nome: | lu bottu |
Formato: | Fichier D’archive |
Sistemi operativi: | MacOS. iOS. Windows XP/7/10. Android. |
Licenza: | Solo per uso personale |
Dimensione del file: | 38.84 Megabytes |
Detti e proverbi L'idea di fare del mioBlog un sito "specializzato" nella divulgazione e nella cura delle tradizioni è sempre stata alla base della sua creazione. Ho iniziato come passatempo - e tuttora lo è - ma pian piano il mioBlog si avvicina sempre di più a quello che vorrebbe essere: un contenitore di ricordi, di emozioni e di esperienze.
Nel tempo - dal che ci scrivo su - ho arricchito di contenuti i miei post o almeno è il tentativo continuo articolo dopo articolo. E in questa ricerca continua di "nuovi" contenuti mi sono sempre più avvicinato - per forza di cose - al dialetto, primo contenitore di tradizioni e stili di vita "parlati". E' nel parlato infatti che un popolo riversa il suo modo di essere. Lontano dal poter avere competenza nell'ambito della linguistica. Nasce allora una nuova - si fa per dire - sezione che contiene non solo i proverbi per comodità titolo della pagina , ma anche i detti, i modi di dire o le filastrocche titpiche del trapanese e del siciliano più in generale.
Buona lettura.

Ho iniziato come passatempo - e tuttora lo è - ma pian piano il mioBlog si avvicina sempre di più a quello che vorrebbe essere: un contenitore di ricordi, di emozioni e di esperienze.
Nel tempo - dal che ci scrivo su - ho arricchito di contenuti i miei post o almeno è il tentativo continuo articolo dopo articolo.
E in questa ricerca continua di "nuovi" contenuti mi sono sempre più avvicinato - per forza di cose - al dialetto, primo contenitore di tradizioni e stili di vita "parlati". E' nel parlato infatti che un popolo riversa il suo modo di essere.
Lontano dal poter avere competenza nell'ambito della linguistica. Nasce allora una nuova - si fa per dire - sezione che contiene non solo i proverbi per comodità titolo della pagina , ma anche i detti, i modi di dire o le filastrocche titpiche del trapanese e del siciliano più in generale.
Buona lettura. A volte qualcuno, riusciva a catturare un turco e contro gli ordini di chi comandava, anziché consegnarlo, preferiva tenerselo e fare giustizia da sé.

Arrivao spacase! Un'esclamazione che descrive al meglio i trapanesi.

Pochi altri detti del nostro dialetto hanno la capacità di sintetizzare modi di fare, di pensare e di dire di un'intera città. Un modo di dire che contiene molto più di quello che in apparenza lascia intendere.

La forza di tutti è onnipossente: l'unione dei popoli è la caduta dei re. Il giorno 12 gennaio, all'alba, comincerà l'epoca gloriosa dell'universale rigenerazione.

Palermo accoglierà con trasporto quanti Siciliani armati si presenteranno al sostegno della causa comune, a stabilire riforme e istituzioni analoghe al progresso del secolo, volute dall'Europa, dall'Italia e da Pio IX. Unione, ordine, subordinazione ai capi, rispetto a tutte le proprietà; il furto sia dichiarato tradimento della Patria e, come tale, punito.
Chi mancherà di mezzi ne sarà provveduto.
Con questi principi il Cielo asseconderà la giustissima impresa. Siciliani, allarmi!